Una polpetta come simbolo della lotta allo spreco
A Lugano la “polpetta” diventa la protagonista indiscussa della lotta allo spreco alimentare. Questo è quanto accaduto con “Slow Food Youth” che ha organizzato una degustazione aperta al pubblico di polpette cucinate impiegando esclusivamente avanzati del giorno prima. Insomma, un momento gustoso per sensibilizzare alla lotta allo spreco.
La polpetta rappresenta l’idea del non sprecare. Un ritorno al passato a quando niente veniva buttato via. Gli avanzi, infatti, venivano utilizzati per dare nuova vita a un qualcosa di unico, come la polpettina fatta con ingredienti semplici e quotidiani.
La polpetta è anche una sfida contro quella che è la produzione industrializzata, dove tutto è rintracciabile in qualsiasi momento.
Inoltre, la polpetta ci invita a guardare indietro, ai tempi in cui si viveva in sintonia con ciò che la terra offriva, soffrendo e gioendo insieme ad essa. Una solidarietà che con gli anni è andata sempre più a diminuire, sottomessa a logiche consumistiche, come il non dipendere dai ritmi della natura stessa. Nel mondo dove tutto è concesso ed è immediato lo spreco diventa l’inevitabile conseguenza. Ma il cibo è prima di tutto una risorsa e come tale deve essere considerata.
L’obiettivo finale è stato quello di far capire l’importanza della lotta allo spreco alimentare, le cui radici nascono dal basso e che si allineano alla vita di tutti i giorni. Perché è proprio da qui che bisogna iniziare a cambiare, dalle abitudini del singolo soggetto e dalla tavola di ogni famiglia. L’iniziativa della polpetta deve essere una dimostrazione per tutti, per un cambio di rotta che segua le linee del recupero, senza rinunciare ai piaceri della tavola.
Lucia Franco