Effetto Covid-19: un italiano su due riduce gli sprechi di cibo
Dopo il lockdown dei mesi scorsi un italiano su due ha ridotto o addirittura annullato gli sprechi di cibo mettendo in pratica strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore consapevolezza di una spesa a km0 dal campo alla tavola con cibi più freschi che durano di più.
A confermarlo è l’indagine Coldiretti/Ixe diffusa in occasione dell’Earth Overshoot Day, la quale ha sottolineato tutti i dati positivi sul piano della riduzione dello spreco di cibo, incoraggiati anche dall’emergenza Covid-19 che costringendo gli italiani nelle case ha fatto anche emergere un maggior buon senso sul valore del cibo con più tempo in cucina, il ritorno del fai da te e la riscoperta dei piatti con gli avanzi.
Le nuove abitudini degli italiani
La strategia più comune (74%) adottata è quella di una spesa intelligente e più ponderata acquistando solo quello che effettivamente serve, evitando così inutili sprechi.
Un’altra strategia (38%) è sicuramente il ritorno al cibo avanzato che non viene più buttato ma il contrario viene impiegato per fare il pasto successivo.
Poi (25%) vi è l’attenzione alla scadenza dei cibi come anche la riduzione delle quantità acquistate (24%).
E infine, c’è anche una quota della popolazione (7%) che sceglie di donare ai più bisognosi i cibi da loro non consumati.