Sprechi, dove ne facciamo di più (e come rimediare)

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Gli italiani sono sempre più attenti agli sprechi, e sempre più desiderosi di porre freno alle cause dei loro comportamenti poco virtuosi. Tuttavia, molto c’è ancora da fare per poter arginare quella che è una vera e propria piaga economica e sociale.

A confermarlo è Andrea Segrè, fondatore e presidente di Last Minute Market, che in una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica sottolinea come la percezione degli italiani sugli sprechi stia migliorando ma sia ancora poco consapevole.

In particolar modo, Segrè ci rammenta che sarebbe sufficiente acquistare ciò che serve realmente, compilando liste precise che non cadono “nelle sirene del marketing”, preferendo inoltre alimenti locali e di stagione basati sulla dieta mediterranea. Tra gli altri suggerimenti, Segrè ci invita a consultare sempre etichette e scadenze, organizzando al meglio il frigo, il freezer e la dispensa per gli alimenti, evitando di stiparli alla rinfusa.

I dati di Last Minute Market ci informano che in realtà negli ultimi cinque anni lo spreco alimentare ha superato di gran lunga la percezione di quello idrico, di quello energetico o di quello monetario, e che il settore alimentare è quello in cui si spreca di più per il 74% degli italiani, contro il 60% del 2014. Segue invece il settore idrico con il 48%, e quindi quello legato alla mobilità con il 25% e all’energia elettrica con il 22%.

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