Una campagna sfida contro lo spreco di cibo: nuove regole e abitudini
La nostra società è essenzialmente basata sul consumismo. Siamo, infatti, abituati a comperare compulsivamente e superficialmente anche molto più di quello di cui avremmo realmente bisogno. Pensiamo ai nostri frigoriferi, questi sono spesso pieni di cibi che neanche consumiamo e che purtroppo come spesso accade finiscono dritti nella spazzatura. Ciò succede anche negli ipermercati, i quali quando non vendono tutta la merce la buttano via, in quanto dal punto di vista visivo sono poco invitanti nonostante siano ancora perfettamente commestibili.
Due esempi opposti
In Francia, per legge, gli esercizi commerciali hanno l’obbligo di donare il cibo non più vendibile ai più bisognosi, pena sanzioni pecuniarie fino a 75 mila euro e 2 anni di reclusione. Contrariamente, in Svizzera è purtroppo possibile ancora vedere alimenti vari buttati via, come anche il pane fresco nella spazzatura, alla mercé dei roditori del quartiere. Ciò non è moralmente accettabile.
Lo spreco alimentare nel mondo
Ogni anno circa 1.3 miliardi di tonnellate di alimenti viene sprecato. Nei Paesi più sviluppati, circa il 40% di questo cibo viene sprecato (in casa, nei ristoranti e negli ipermercati), quando invece lo si potrebbe donare semplicemente a chi è in difficoltà, attraverso delle apposite associazioni.
Inoltre, si dice che lo spreco alimentare incrementa le emissioni di gas serra e contribuisce al cambiamento climatico, oltre che aumenta la povertà e la fame nel mondo.
Campagna-sfida contro lo spreco alimentare
Come possiamo partecipare a questa importantissima sfida? Semplice: seguendo delle semplici regole.
1.Mangiamo piccole porzioni a casa e quando siamo fuori a cena in un bel ristorante cerchiamo di non strafare. Ordiniamo ciò che effettivamente mangiamo.
2.Ogni qualvolta resta qualcosa a pranzo conserviamola per la cena o riutilizziamola nella preparazione di qualche altro piatto. Usiamo la creatività.
3.Facciamo una spesa intelligente. Quindi, compriamo quello di cui abbiamo realmente bisogno.
4.Acquistiamo frutta e verdure dalla forma “brutta e irregolare”. Nonostante il loro aspetto poco invitante sono ancora perfettamente commestibili e buoni.
5.Regoliamo il frigorifero a una temperatura compresa tra 1 e 5 gradi, ciò favorisce la massima freschezza e durata dei prodotti.
6.Consumiamo prima i prodotti acquistati per primi.
7.A volte lo spreco alimentare è inevitabile. Perché allora non creare un contenitore per “compostaggio”?
8.Donate ai poveri. Natale è alle porte. Non c’è occasione migliore per mettere in pratica la vostra bontà e solidarietà contribuendo ad eliminare la fame nel mondo.
Lucia Franco