Una borsa di tela da portare ovunque per raccogliere i rifiuti
Julia Dusaucy, studentessa alsaziana con la passione per le immersioni subacquee e le escursioni in montagna, si è convinta molto giovane dell'urgenza di preservare il nostro ambiente. Ha immaginato una borsa di tela da portare ovunque per raccogliere i rifiuti incontrati sulla sua strada.
Ha 25 anni e ha una laurea in biotecnologia e biologia marina. Originaria di Lapoutroie, inizierà il suo terzo anno di dottorato all'inizio del 2022. Studia scienze ambientali e in particolare la presenza di microplastiche nei laghi presso il laboratorio Edytem a Bourget-du-Lac, in Savoia.
Julia ha creato una microimpresa, Takapoka, un riferimento alla parola scandinava takaup, che significa raccogliere e poka: borsa o sacchetto. Non potendo occuparsene durante i suoi studi, è il suo compagno, Pierre Bottou, che le fa da auto-imprenditore. Da tempo voleva progettare un sacchetto per la raccolta dei rifiuti sulla terraferma e in acqua durante le attività sportive come l'escursionismo, la corsa, il ciclismo, le immersioni, lo snorkeling, il kayak e il paddle boarding.
Voleva anche creare un sacchetto che potesse essere usato per la raccolta dei rifiuti sulla terraferma e in acqua.
Preferendo i cortocircuiti
Questo è stato raggiunto. La sua borsa è in vendita online da mercoledì 15 dicembre, a mezzogiorno. La sua fabbricazione è stata finanziata, in parte, dalla Regione Grand Est, che ha concesso una sovvenzione di circa 8.000 euro, essendo l'idea stata selezionata nell'ambito del bando per progetti Iniziative dei cittadini a favore dell'ambiente. "Per il resto, ho messo la mano in tasca"
Questa piccola borsa da portare a tracolla o da attaccare allo zaino, fatta di lino organico, è uscita dal laboratorio (esclusivamente femminile e generatore di rifiuti zero) Alterosac situato ad Annemasse, in Alta Savoia. Il lino è stato coltivato in Normandia prima di essere tessuto in Belgio. "Il nostro obiettivo era quello di favorire i circuiti brevi. L'idea era di fare una borsa di lino naturale senza scartare le microplastiche. Julia ha previsto una consegna iniziale di 200 borse, vendute a 49,90 euro l'una. "Abbiamo cercato di ridurre il prezzo il più possibile, ma il Made in France fatto a mano ha un costo."
Missioni nel lontano nord
Julia Dusaucy sa come rendere le sue aspirazioni ambientali una realtà. Ha partecipato a un'operazione lanciata dall'associazione Earthship Sisters nata a Marsiglia nel 2018. La sua ambizione è quella di realizzare progetti per il pianeta. Le ha permesso di combinare la navigazione in mare con azioni di sensibilizzazione sulla protezione dell'ambiente.
Nell'ambito dei suoi studi universitari, ha avuto l'opportunità di effettuare diverse missioni nell'estremo nord: nelle Spitzbergen, nell'arcipelago norvegese delle Svalbard e in Islanda. Lo scopo della sua ricerca era, tra l'altro, di studiare gli impatti del riscaldamento globale sulle alghe in Norvegia o la struttura dell'ecosistema islandese.