Lo spreco alimentare? Vale 15 miliardi di euro
Secondo quanto affermano gli ultimi dati elaborati all’interno della campagna Spreco Zero, anticipando il Rapporto Waste Watcher 2020, più di 2.200.000 tonnellate di cibo vengono sprecate ogni anno all’interno delle case degli italiani, per una stima di oltre 36 kg a testa e un valore che sfiora i 12 miliardi di euro. Il che, sommati ai 3 miliardi di euro dello spreco della filiera, conduce lo spreco alimentare complessivo a oltre 15 miliardi di euro.
Secondo l’analisi, lo spreco domestico arriva dunque a pesare tra il 75% e l’80% della filiera complessiva, che comprende per la parte residuale anche lo spreco nei campi (7,8%), nell'industria (6,5%), nella distribuzione (7,4%) per un totale di 15 miliardi che equivale allo 0,86% del Pil del 2018.
Il fondatore di Spreco Zero – Last Minute Market, Andrea Segrè, invita pertanto, in occasione della Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare prevista per domani, 5 febbraio, a rammentare che “l’impegno per lo sviluppo sostenibile e la prevenzione degli sprechi passa attraverso il monitoraggio dei comportamenti e quindi attraverso i dati. Sei anni fa (2014) 1 italiano su 2 dichiarava di gettare cibo quasi ogni giorno, nel 2019 solo l'1% degli intervistati ha dichiarato di cestinare il cibo quotidianamente. Lo spreco del cibo resta in testa alla nefasta 'hit' degli sprechi per il 74% degli italiani. Seguono lo spreco idrico (52%), nella mobilità (25%), di energia elettrica (24%) e in generale legati ai propri soldi (16%)”.