Toscana, forte riduzione degli sprechi (e dei consumi)
Secondo una recente ricerca condotta da Federiconsumatori, per il 70% dei toscani il tenore di vita sarebbe peggiorato, e il 40% di questi lo avrebbe modificato di “molto”, rinunciando i consumi, rinviando l’acquisto di beni o servizi (più di uno su due) o acquistando prodotti a minor costo (quasi uno su due), soprattutto nel comparto alimentare, dove cala il consumo di carne rossa, pesce, dolci, alcol. Il 67% dichiara invece di aver ridotto le spese per ristoranti e pizzeria.
Tra le altre statistiche diffuse da Federconsumatori, spiccano anche i dati sulla riduzione delle spese sulla cultura (48%), vacanze e divertimenti (64%), spese sanitarie (29%). Ancora, il 75% afferma di preferire recarsi presso la grande distribuzione piuttosto che nei negozi tradizionali, mentre il 46% pensa che le proprie condizioni economiche in futuro peggioreranno.
L’indagine “Cambiamento dei consumi e stili di vita nella crisi” di Federconsumatori Toscana si candida così ad essere una delle osservazioni di maggiore rilievo per la percezione dello stato socio economico degli intervistati. “A distanza di 5 anni dal nostro ultimo studio non registriamo cambiamenti significativi, a dimostrazione di un Paese e di una regione ormai bloccata da anni - dice Fulvio Farnesi, presidente di Federconsumatori Toscana -. Il quadro racconta criticità. Per circa l'80% degli intervistati non ci sono aspettative positive, e solo il 7% ritiene di migliorare la propria posizione. Un altro dato significativo racconta che è peggiorata sensibilmente la componente alimentare, così come si è ridotta la spesa sanitaria. Il concetto universalistico di salute rischia di essere messo in discussione per la difficoltà di accesso alla cure. Si può uscire dalla crisi - conclude Farnesi -, producendo grandi diseguaglianze, come oggi sta accadendo, ma si può uscirne anche migliorando la qualità della vita di tutti i cittadini attraverso un patto tra i vari attori sociali e di rappresentanza che metta al centro il diritto e la tutela della persona in quanto tale e come portatore di istanze”.