Sprechi agricoli, per la FAO è utile avviare filiere locali

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Stando a quanto afferma la FAO, un terzo della popolazione si aggiungerà al bilancio del Pianeta nella seconda parte del secolo, facendo salire il numero complessivo di abitanti da 7,6 miliardi ad almeno 10 miliardi. Considerato ciò, e valutato che un terzo del cibo viene attualmente sprecato, non si può pensare alla sostenibilità dei consumi alimentari se non si riducono gli sprechi. Am come?

Per la FAO, è fondamentale ricordare come ogni anno siano perdute lungo l’intera catena di approvvigionamento 1,3 miliardi di tonnellate di cibo per un valore di più di 2.600 miliardi di dollari. Ebbene basterebbe ridurre almeno in parte questo spreco per poter ottenere un beneficio importantissimo, soprattutto a beneficio delle aree più vulnerabili del mondo.

La Banca Mondiale ha in particolar modo stimato come nell’Africa sub-sahariana una diminuzione dell’1 per cento delle perdite dopo la raccolta potrebbe condurre a un risparmio di 40 milioni di dollari ogni anno, con i vantaggi che andrebbero poi attribuiti direttamente ai piccoli agricoltori locali.

Per ridurre la piaga dello spreco, la FAO invita a supportare le reti alimentari locali, tutelare l’agricoltura contadina e l’accesso alla terra, l’agro ecologia e la tutela della biodiversità, e ancora l’agricoltura sociale, urbana e nelle aree interne, il contrasto agli illeciti, il sostegno alle attività di ricerca.

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