Come funziona Myfoody, la startup anti-spreco alimentare

myfoody

Si chiama MyFoody, sta diventando sempre più nota, ed è una startup che dedica il proprio focus e la propria attenzione a contribuire ad evitare gli sprechi alimentari. Nata dall'intuizione di Francesco Gilberti, rientrata tra i 9 progetti del secondo programma di accelerazione StartupBootCamp Foodtech di Roma, MyFoody è in realtà già stata accelerata per due volte da ImpactHub di Firenze e dal Parco Tecnologico Padano di Lodi.

Non solo. Nel 2014, anno della sua fondazione, MyFoody fu in grado di vincere la Call 1 del Chest Project, una iniziativa europea che ha premiato i migliori 35 progetti dedicati all’innovazione sociale, mentre due anni dopo, nel 2016, su in grado di partecipare a una delle fiere europee più importanti, il Web Summit di Londra.

Ma come funziona MyFoody? Il suo meccanismo di base è piuttosto semplice e, proprio per questo, potrebbe essere in grado di apportare dei positivi cambiamenti: MyFoody sfrutta infatti un software e un'app connessa che mette in rete diversi punti vendita che hanno eccedenze nel proprio magazzino. MyFoody riesce poi a mettere in contatto la rete dei punti vendita con i consumatori, consentendo questi ultimi di fare una spesa economica comprando l'eccedenza di tali negozi, scontati del 50%.

Tra i progetti principali, MyFoody ha dichiarato la firma di un'intesa con Coop e Unes, al fine di migliorare ulteriormente la propria portata ed efficacia. Nel 2018, un obiettivo ancora più ambizioso: estendere i propri servizi verso la Scandinavia...

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