Legge contro gli sprechi alimentari, finalmente se ne parla
Con enormi ritardi rispetto a quanto era auspicabile, finalmente si parla di una legge sugli sprechi alimentari. L’occasione è fornita dal fatto che la Camera dei Deputati ha opportunamente dato il via libera all’approvazione di un disegno di legge che disciplina la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici, facendo arrivare il testo al Senato, dove è atteso per l’approvazione definitiva. Si tratta dunque di un passaggio fondamentale, che non esclude eventuali arricchimenti del materiale normativo, e che potrebbe pertanto essere oggetto di ulteriori evoluzioni, speriamo positive.
Stando ai promotori della legge, l’obiettivo è quello di raddoppiare il recupero di cibo che attualmente viene buttato e incenerito, arrivando dunque a un milione di tonnellate anziché 500 mila. Un raddoppio di volume che dovrebbe permettere l’aiuto di tantissime persone in difficoltà: si calcola infatti che nel nostro Paese, ogni anno, vengano inutilizzati 5,1 milioni di tonnellate di cibo, e che una buona parte di queste potrebbero essere destinate al consumo.
L’esempio francese è dietro l’angolo: all’interno dei confini transalpini, infatti, è stata adottata una nuova norma contro gli sprechi, basata sull’assunto che se si è grandi distributori, e non si ricicla una quota rilevante del proprio invenduto, si rischia di andare incontro a pene che possono arrivare anche a sforare nel penale, con una detenzione fino a due anni. In Senato il meccanismo sarà però di natura incentivante: chi destina una parte delle proprie eccedenze e sprechi alimentari a organizzazioni (onlus e non solo) potrà accedere a significative decontribuzioni. È inoltre prevista l’istituzione di alcuni fondi che serviranno alla predisposizione di programmi di ricerca mirati alla conservazione e al riutilizzo alimentare, e diversi interventi sui consumatori, pur sempre “rei” del 43% degli sprechi alimentari.