Acqua: la Sicilia consuma meno, ma spreca di più

Acqua: la Sicilia consuma meno, ma spreca di più

In Sicilia la gente consuma meno acqua (per uso civile) degli altri, ma spreca molto di più, in quanto la metà di essa si perde durante il tragitto. A confermarlo è proprio l’Istat, che in quest’ultimo mese ha pubblicato ufficialmente uno studio sull’uso e la qualità della risorsa idrica in Italia.

I consumi d’acqua in Sicilia

Con 184 litri di acqua erogata pro capite, la Sicilia è la regione italiana dove le persone consumano meno acqua per utilizzo civile. Ad esempio, ad Agrigento si calcolano ogni giorno circa 109 litri per cittadino. Nella regione la maggioranza dell’acqua potabile, l’82%, viene prelevata da pozzi o sorgenti all’interno del territorio, e solo lo 0,2% viene trasportato in alcune isole, rendendo la Sicilia autonoma dal punto di vista idrico.

Gli sprechi d’acqua

La Sicilia è la regione d’Italia che spreca di più, nonostante il suo consumo effettivo sia inferire alle altre regioni. Ciò perché la metà dell’acqua (quindi il 50%) si perde durante il tragitto all’interno di tubature e infrastrutture ormai obsolete. Si calcola che la perdita sia superiore alla media nazionale, ferma al 41%, secondo i dati del 2015 presi come riferimento, e vede prima della Sicilia solo Basilicata (55% di perdite), Sardegna (55%), e Lazio (53%). L’area più virtuosa è quella del bacino del Po, dove le fonti di approvvigionamento sono di norma più vicine e le perdite sono di poco superiori al 30%. L’acqua persa nel tragitto, pertanto, potrebbe soddisfare i bisogni di circa 40 milioni di abitanti, e fa dell’Italia il Paese europeo con il maggior spreco delle risorse idriche per uso civile.

L. F.

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