Colorare i tessuti diventa green
L’idea appartiene ad una società di origine olandese, che ha messo in piedi un sistema a dir poco straordinario in cui al posto dell’acqua si utilizza la Co2. Ecco come funziona.
L’acqua non viene più consumata in maniera insana e le scorie chimiche si riducono o addirittura scompaiono.
La società in questione ha ideato, infatti, un nuovo modo per colorare i tessuti. È una tecnica unica ed innovativa che concorre a salvaguardare l’ambiente. Non viene più utilizzata l’acqua ma l’anidride carbonica pressurizzata (Co2) che consente alle tinte di dissolversi in pochissimo tempo e penetrare il tessuto. In questo modo viene meno anche l’utilizzo delle sostanze chimiche.
Inoltre, il non utilizzare più l’acqua permette all’industria dell’abbigliamento di non sprecare. Basta pensare che se prima andavano via ben 150 litri d’acqua per ogni chilo di tessuti adesso questo non è più necessario.
Ogni macchina impiegata nella colorazione salva più o meno 32 milioni di litri di acqua ogni anno, oltre che impedisce l’utilizzo di 170 tonnellate di sostanze chimiche per la colorazione. Il processo produttivo è più veloce, economico ed ecologico. La stessa l’anidride carbonica pressurizzata non viene dispersa nell’ambiente in quanto il macchinario si avvale di un sistema chiuso che consente di riciclare il 95% di Co2.
Lucia Franco