Il 71% degli italiani ha ridotto gli sprechi alimentari

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Stando a quanto emerge da una recente indagine Coldiretti/Ixe’, diffusa in occasione dell’ultimo Earth Overshoot Day (il giorno in cui l’uomo avrà utilizzato tutte le risorse naturali che la Terra può rigenerare, coinciso con lo scorso 29 luglio), il 71% degli italiani ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari, adottando nel corso dell’ultimo anno strategie varie, che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi, ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, dalla richiesta della doggy bag ai ristoranti, alla spesa a chilometro zero, con prodotti che durano di più.

In Italia, sottolinea Coldiretti nella stessa nota, è peraltro in vigore la nota l. 166/16 sugli sprechi alimentari, che ha permesso di ottenere dei buoni risultati promuovendo l’utilizzo, da parte degli operatori nel settore della ristorazione, di contenitori riutilizzabili, che siano idonei a consentire ai clienti l’asporto degli avanzi di cibo.

Nonostante ciò, rimane un problema che la legge non ha potuto affrontare, legato agli sprechi domestici. Secondo l’associazione, infatti, questi sprechi rappresentano in valore il 54% del totale, e risultano essere ben superiori agli sprechi maturati nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%), per un totale di oltre 16 miliardi di euro di prodotti che finiscono nel bidone della spazzatura nell’arco di un solo anno.

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