Sicilia maglia nera delle incompiute
La Sicilia è, oggi più di ieri, la maglia nera nazionale delle incompiute in Italia. Dai 530,46 euro spesi (ce ne vorrebbero altri 350) per il ripristino degli impianti sportivi in località Rafa, a Galati Mamertino, alla faraonica Diga Pietrarossa, già costata 75 milioni, passando per i nove cantieri, tutti fermi al 50%, di Cammarata, che ha tolto a Giarre il titolo di capitale regionale. In tutto 162 opere (non più utili e destinate alla demolizione). Decenni di attesa, con uno spreco pari a mezzo miliardo di euro.
Opere già pronte
- Tribuna del campo di calcio Fossazzo costata 516mila euro – Milazzo;
- Scuola materna costata 51mila euro – Camporeale;
- Ricovero per anziani costato 912mila euro – Vita;
- Bagni di cura saunistica costati 542mila euro – Pantelleria.
Le 162 opere incompiute
Diversamente, sulle 162 incompiute di Sicilia, appena 53 sono in stato d’avanzamento (pari almeno alla metà). Fra queste, oltre a Pietrarossa (94,61%), per la quale la Regione ha già annunciato il completamento con 60 milioni dal ministero, spicca la strada comunale esterna “Costa” a Castiglione di Sicilia: oltre 22 milioni spesi, ne servirebbero altri due per il 15% finale.
Sprechi da record
Il record degli sprechi spetta alla Diga sul fiume Belice: aggiudicata nel 1988 per 116 miliardi di vecchie lire al colosso tedesco “Holzmann”, al quale nessuno disse che le cave da cui prendere il materiale erano inutilizzabili. E quando il Consorzio di Bonifica di Palermo ebbe l’ardire di rescindere il contratto per i ritardi nei lavori, l’impresa si ribellò, vincendo il contenzioso.
Un altro record spetta sicuramente all’area industriale-artigianale di Petralia Soprana, dove sono previsti altri 20 milioni di euro per il 37% di avanzamento e ulteriori 6 milioni necessari.
Ma lo spreco maggiore riguarda il recupero della Cunziria, borgo settecentesco di Vizzini in cui Giovanni Verga immaginò il duello rusticano fra Alfio e Turiddu. Sono stati spesi 1.533.233 euro, ma ce ne vogliono altrettanti per finire (lavori fermi al 20%).