Pink Lady, le mele contro lo spreco alimentare
Oggi, il Gruppo Mazzoni di Trisigallo, a Ferrara, punta sempre più a una gestione degli impianti in linea con la politica contro gli sprechi. In questi giorni ha anche festeggiato i suoi primi 20 anni di “Pink Lady®”, ossia una mela che è riuscita ad avere una propria identità e a distinguersi da tutte le altre. La raccolta di queste mele viene effettuata essenzialmente in tre passaggi nel mese di novembre. Il 50% di queste viene coltivato in Alto Adige, mentre il resto in Emilia Romagna, oltre che vi sono degli impianti in Lombardia, Veneto, Puglia.
La mela Pink Lady® è un frutto di altissima qualità. Sia da parte dei produttori che hanno imparato a coltivarla con amore e professionalità, sia da parte dell’utente, grazie soprattutto alle sue elevate caratteristiche organolettiche.
Alla tradizionale varietà “Cripps Pink”, attualmente si sta imponendo “Rosy Glow” che ha una colorazione migliore e una resa più elevate con minori input. Inoltre, per evitare gli sprechi l’azienda tende a ottimizzare le tecniche di conservazione. E se da un lato si cerca di sprecare il meno possibile in campo, dall'altro il miglioramento nel post raccolta permette a perdere il meno possibile della frutta.
Per quanto riguarda il tema della sostenibilità, Pink Lady® ha sempre operato nel rispetto dell’ambiente e prestato molta attenzione al tema dello spreco. Tutti i produttori che lavorando per il Gruppo Mazzoni sono legati, infatti, per contratto e nel rispetto delle produzioni integrate le quali sono certificate GG.
Le esigenze idriche del terreno sono monitorate costantemente da un software il quale difende la biodiversità. Inoltre, si punta ad un’impollinazione assolutamente naturale mediante l’utilizzo delle api in fase di fioritura. Per concludere, anche le cassette dove vengono trasportate le mele sono un punto fondamentale della produzione. Il Gruppo è in grado di realizzare nuove casse partendo da quelle rotte, per continuare a dare vita alla plastica e dire basta quindi allo spreco.
Lucia Franco