Presto abbattuta la palazzina degli sprechi di San Miniato
Sarà presto abbattuta la palazzina di Roffia, uno dei simboli delle polemiche sugli sprechi delle risorse pubbliche (un miliardo di lire). Un edificio pensato per essere la cabina di regia del bacino, e che invece finirà con l’essere un cumulo di macerie entro qualche mese o, al massimo, entro un anno.
A sancirlo è il via libera del Coni, che ha dato il suo assenso al progetto di demolizione del Comune su cui c’è già il parere positivo della Regione. Le motivazioni di tale scelta sono state ben spiegate, negli scorsi giorni, sul quotidiano La Nazione, da Enzo Ademollo, presidente della Canottieri: “La palazzina non può avere altro uso se non quello sportivo – dice – Secondo le nuove regole non ha più le distanze e le caratteristiche per essere di supporto all’attività che svolge nel bacino e quindi, proprio la nostra società , ha chiesto al Comune di non spendere soldi per restaurarla, investendo i residui del finanziamento nelle attuali strutture. I locali che oggi utilizziamo – spiega Ademollo – sono sotto il livello di inondazione”.
E così, dopo oltre 25 anni, giunge a compimento una storia di sprechi non solo simbolici, come l’ascensore e la caldaia già pronti all’inaugurazione, che tuttavia non videro mai la luce a causa del fallimento della società barese che si era aggiudicata l’appalto. Un caso che ha infiammato le polemiche e le battaglie elettorali nel Comune di San Miniato e che ora, forse, giunge definitivamente alla sua conclusione. Una conclusione non certo gloriosa per un progetto da un miliardo di lire, ma che sembra essere inevitabile considerato lo stato di decadimento dell’edificio.