Sprechi alimentari, la Puglia ha una buona proposta

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Un disegno di legge in discussione dalla commissione Agricoltura del consiglio regionale pugliese introduce un ottimo spunto: recuperare e riutilizzare le eccedenze alimentari, destinandole gratis alle fasce più povere della società, mediante l’attività di raccolta di onlus, di cooperativa, di organizzazioni e di associazioni caritative e di beneficienza.

Secondo quanto viene affermato in commissione, lo spreco alimentare in Puglia ammonta a 310 mila tonnellate l’anno, pari a 76 kg a testa per ogni cittadino pugliese. Con tale proposta di legge, si vuole cercare di promuovere un intervento di solidarietà, con recupero delle eccedenze alimentari e agroalimentari e la loro successiva destinazione alle fasce fragili della società, che secondo le stime contano in Puglia almeno 320mila persone.

Per poter finanziare l’idea, viene prevista una dotazione iniziale finanziaria di 600 mila euro, che possa essere ripartita equamente fra le sei province pugliesi, a recupero, stoccaggio, distribuzione delle eccedenze, adeguamento di alcuni locali e lancio di progetti di sensibilizzazione per i più giovani da realizzare nelle scuole. È naturalmente previsto che si adotti un regolamento che possa predisporre le manovre a favore delle aziende produttrici e della distribuzione, che possano introdurre degli interventi in materia di responsabilità sociale nel contrasto degli sprechi alimentari e finanziamenti agevolati per poter acquistare o locare immobili destinati allo stoccaggio di eccedenze alimentari.

“Pensare di recuperare generi alimentari non più adatti alla commercializzazione o prodotti agricoli che nessuno raccoglierebbe, ma ancora buoni, è un dovere morale - secondo il primo firmatario della proposta, il consigliere pd Ruggiero Mennea - e può rappresentare la salvezza di molti”.

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