Cibo ai poveri per ridurre gli sprechi.Riparte il progetto
Riparte il progetto promosso dalla Coop Alleanza 3.0. Si tratta del progetto “Buon fine” perfettamente in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 che ha come obiettivo primario quello di recuperare i prodotti invenduti (prossimi alla scadenza o con la confezione danneggiata) e destinarli a favore dei più bisognosi. Insomma un'idea sicuramente virtuosa.
Al progetto partecipano i volontari che hanno il compito di curare i rapporti con le singole Onlus e i dipendenti della Coop che selezionano e organizzano i prodotti da distribuire.
Attualmente, il progetto è attivo in ben 277 negozi presenti sul territorio nazionale. Nel 2018 sono stati destinati oltre 2.700 tonnellate di alimenti a 397 associazioni di volontariato locale, assicurando circa 15.000 pasti al giorno per un valore di più di 12 milioni di euro. Il tutto ovviamente nel massimo rispetto delle normative igenico-sanitarie e fiscali previste dalla legge.
Solo in Veneto ci sono 57 punti Coop coinvolti i quali sono riusciti a regalare oltre 410 tonnellate di cibo, garantendo 2.200 pasti al giorno per un valore totale di oltre 1,4 milioni di euro.
Tra le strutture beneficiarie ci sono anche i canili, gattili e altri rifugi che, grazie ai prodotti donati dalla Coop, sono in grado di ricoverare un maggior numero di animali.
Com'è strutturato il progetto?
Il progetto è suddiviso in tre fasi essenziali. Si inizia dal controllo degli ordini dei prodotti sugli scaffali. Si continuare poi con la scontistica dei prodotti prossimi alla scadenza, i quali quindi possono essere acquistati al 30 o 50%. Infine, i prodotti rimasti invenduti o con la confezione danneggiata vengono destinati gratuitamente alle associazioni Onlus del territorio che assistono i poveri e i più bisognosi o animali abbandonati, identificati grazie alla collaborazione con istituzioni e volontari della Cooperativa.
Carrello Verde
Coop Alleanza 3.0 ha abbracciato, inoltre, l'iniziativa “Carrello Verde”, mezzo per la qualificazione ambientale dei punti vendita della distribuzione organizzata promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Attualmente sono 100 i negozi della Coop ad aver ottenuto il riconoscimento e il logo da esporre fuori la propria attività. Ciò è stato possibile grazie a determinati requisiti riguardanti ad esempio la gestione dei rifiuti e il risparmio energetico.
La Legge Gadda
Oggi, grazie alla Legge Gadda (166/2016) i processi burocratici per donare i cibi invenduti sono più snelli. Essa ha permesso, infatti, di allargare il bacino dei destinatari e le categorie dei prodotti oggetto di donazione.
Lucia Franco