Campagna contro il surriscaldamento globale, da oggi "Non Stirare"

Campagna contro il surriscaldamento globale, da oggi "Non Stirare"

È una provocazione che viene direttamente dalla Colombia da parte di un gruppo a difesa dell’ambiente. Essi sostengono, difatti, che stirare comporta uno spreco enorme di energia elettrica e per tanto smettere di farlo potrebbe essere una buona soluzione per salvaguardare l’ambiente e ridurre le emissioni di gas serra.

La campagna contro il surriscaldamento globale ha incontrato però sia consensi positivi sia critiche da colui che non riesce a concepire l’idea di uscire indossando capi non stirati.

L’idea

La campagna “Non Stirare” suggerisce di fare un piccolo, ma importante gesto a favore dell’ambiente, appunto quello di limitare o eliminare per sempre l’uso del ferro da stiro. Ogni volta che stiriamo, infatti, utilizziamo energia e sprechiamo energia, oltre che emettiamo gas inquinanti nell’atmosfera. Indossare capi non stirati può essere quindi un sistema concreto per dare il nostro piccolo contributo per la tutela del nostro pianeta. Ma cosa significa indossare abiti stirati? Per noi è senza ombra di dubbio cultura e moda allo stesso tempo.

I benefici

Si calcola che in media una famiglia, nell’arco di un anno, se non stirasse i vestiti è come se piantasse 7 alberi o addirittura togliesse dalla circolazione 7 veicoli a motore.
Non stirare significa anche produrre meno rifiuti come quelli dei contenitori di plastica dell’acqua distillata o degli spray e prodotti vari che si utilizzano per stirare con maggiore facilità. Ma non è tutto. Si può parlare di risparmio economico e soprattutto di tempo: stirare per un’ora costa, infatti, circa 2 euro

Ma siamo davvero disposti a cambiare le nostre abitudini e ad andare contro la moda “perfetta”?

Lucia Franco

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