Nuovo protocollo contro gli sprechi alimentari in Toscana

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In Toscana è stato siglato un nuovo protocollo d’intesa contro gli sprechi alimentari. Dal titolo “Se lo spreco zero è un’utopia ridurre le eccedenze e aumentare le donazioni è un obiettivo possibile”, il protocollo porta le firme della Regione, degli assessori alle attività produttive, credito, turismo e commercio Stefano Ciuoffo, e al diritto alla salute e al sociale Stefania Saccardi; Sandro Fallani in rappresentanza di Anci Toscana; e i rappresentanti di Federalimentare, Massimiliano Boccardelli; Federdistribuzione, Claudio Gradara; Fondazione Banco Alimentare onlus, Leonardo Carrai; Unione Nazionale Consumatori, Concettina Graziadio, riunite nel Consorzio LIFE-Food.Waste.StandUp.

Proprio l’assessore Ciuffo ha spiegato ai presenti alla firma l’importanza del protocollo, che richiede a tutte le parti in causa di agire, nell’ambito delle rispettive competenze, per poter creare un circolo virtuoso che possa permettere di soddisfare un bisogno primario di tante famiglie in difficoltà e, successivamente, incidere in maniera positiva sugli sprechi alimentari, sul riciclo dei materiali e su un complessivo e importante beneficio sociale collettivo.

Quello delle perdite e degli sprechi alimentari, ha prima precisato, nel suo saluto iniziale, l'assessore all'ambiente Federica Fratoni, “è un problema che interessa l' intera filiera, dalla produzione al consumo, e che genera impatti ambientali ed economici negativi, sollevando anche questioni di carattere sociale. Non solo, lo spreco alimentare ha serie ripercussioni anche sui cambiamenti climatici, basti pensare alla dispersione delle risorse idriche ed energetiche. Si tratta di una sfida di responsabilità che ci coinvolge tutti, soggetti pubblici, privati e singoli cittadini, e che inizia dalle buone pratiche quotidiane. Progetti come il Like Food Waste StandUp sono importanti per promuovere la conoscenza e sensibilizzare verso la lotta allo spreco e il contrasto alla povertà sociale, anche attraverso interventi di recupero e redistribuzione delle eccedenze alimentari”.

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