Sprechi Napoli, locali gratis a partiti che non ci sono più
Negli scorsi giorni il quotidiano campano Il Mattino ha compiuto un duro atto d’accusa nei confronti del Comune di Napoli, reo di aver assegnato gratuitamente dei locali pubblici (ma fino al 2011) a partiti politici che, in parte, non esistevano nemmeno più (come La Margherita e i Democratici di Sinistra).
Nella ricostruzione di quanto avvenuto, il quotidiano segnala come gli immobili, adibiti ad uso commerciale, avessero ampiezze fino a 130 metri quadri, e fossero utilizzati come sedi di partito, affittati in comodato d’uso a canone zero o con sconti fino al 90% del valore di mercato.
Modalità di affidamento che, prosegue lo stesso quotidiano, sono state considerate come illegittime dalla Corte dei Conti, considerato che la legge prevede uno sgravio massimo del 50%. In tutto, sono 19 i beni del patrimonio cittadino distribuiti in tutta la città, per partiti di ogni orientamento. Secondo un dossier formulato dal consigliere comunale Gaetano Troncone, e depositato a metà aprile a Palazzo San Giacomo, gli immobili avrebbero potuto fruttare al Municipio più di 100 mila euro ogni anno, utilizzando i soli valori dell’Osservatorio del mercato immobiliare.
Una lunga lista sulla quale molte persone vorrebbero venisse fatta chiarezza, e che in alcuni casi comprende anche degli immobili ancora assegnati ai partiti…