RecuperAle, la birra contro lo spreco alimentare prodotta dai detenuti

RecuperAle, la birra contro lo spreco alimentare prodotta dai detenuti

"RecuperAle" è un progetto sociale che nasce dalla collaborazione di due Onlus ("EquoEvento" e "Vale la Pena"), le quali si propongono di "recuperare" sia il cibo che le persone. Essa è una birra artigianale realizzata utilizzando eccedenze alimentari di qualità destinate a essere buttate via, fatta insieme a detenuti in un percorso di reinserimento. Ha un sapore per così dire di "libertà" .

Le Onlus coinvolte


EquoEvento
È un'organizzazione senza scopo di lucro che recupera e dona le accedendo alimentari di qualità ed enti caritatevoli, case famiglia, poveri ed enti bisognosi.
Vale la Pena
È un progetto di inclusione sociale ideato e gestito da Semi di Libertà Onlus, un birrificio artigianale dove persone in esecuzione penale esterna, provenienti dal carcere romano di Rebibbia, vengono formate e inserite nella filiera della birra artigianale.

RecuperAle


RecuperAle è un progetto che unisce istituzioni e privati nella lotta allo spreco alimentare e contribuisce al reinserimento sociale dei detenuti. La birra viene realizzata all’Istituto Tecnico Agrario Sereni, sede di Vale la Pena, che dispone di un birrificio dove i detenuti di Rebibbia, in regime di libertà giornaliera, si recano per imparare le tecniche di produzione: un'iniziativa che, spiega la presidente di EquoEvento Onlus, Giulia Proietti, "dà una seconda possibilità alle persone e alle materie prime destinate a essere inutilizzate".
Lo scopo della vendita delle birre è tutto umanitario: con i ricavati destinati a sostenere le mission delle due associazioni in parti uguali vengono acquistati i macchinari e vengono sostenute le spese delle onlus.


La prima produzione pilota

Per la prima produzione pilota, il pane recuperato ha sostituito il malto nella percentuale del 20%. Per i primi 1800 litri sono stati utilizzati 35 kg di pane che, altrimenti, sarebbero finiti nella spazzatura. In futuro, però si pensa di allargare il ventaglio degli ingredienti di recupero. La prossima sfida sarà, infatti, quella di realizzare birra utilizzando la frutta come aromatizzante, sempre grazie sempre alla collaborazione di EquoEvento con Vale la Pena.

Lucia Franco

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