Prelievo sulle pensioni? è una copertura per lo spreco dello Stato?

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La Corte Costituzionale ha confermato, con una recente sentenza, che il c.d. “contributo di solidarietà” che il governo Letta ha applicato sulle pensioni più alte, non è una tassa aggiuntiva, ma un prelievo interno al circuito pensionistico, allo scopo di mantenerlo in equilibrio.

In altri termini, la Corte Costituzionale non ha affermato un carattere di illegittimità della tassa sulle pensioni più alte (come invece sostenuto da alcuni) bensì ha confermato l’arbitrarietà con la quale il governo ha potuto applicare tale contributo straordinario.

Naturalmente, dinanzi a una simile pronuncia, non sono state poche le levate di scudi. A cominciare da chi, sul quotidiano Il Giornale, ha ricordato come il contributo di solidarietà finisca per poter essere considerato come uno strumento utile esclusivamente per poter puntellare un sistema pensionistico in precario equilibrio. E che dunque, in fin dei conti, il contributo di solidarietà altro non è che uno strumento per poter correggere gli sprechi dello Stato e, più direttamente, la cattiva gestione del sistema Inps.

“Non pare neppure escluso che l'andazzo si riproponga per altri casi nei quali siano in gioco i diritti soggettivi del cittadino formulati dal contratto stipulato con lo Stato grazie al quale, a seguito di anni di contributi versati, gli è corrisposta una pensione adeguata, affinché dopo aver sperperato i propri guadagni non divenga un peso sociale per lo Stato” – afferma Piero Ostellino sul quotidiano. E voi che ne pensate?

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