Fotovoltaico senza sprechi: ecco da dove arriva l'ispirazione!
Le cicale non godono di una ottima reputazione: spesso contrapposte alle lavoratrici formiche, sono frequentemente immaginate come simbolo di spreco e di inefficienza. Ebbene, d'ora in poi le cose potrebbero cambiare radicalmente, visto e considerato che proprio le cicale potrebbero insegnarci come poter sfruttare al meglio l'energia solare. In particolare, sarebbe la micro struttura delle loro ali a "custodire" il segreto per poter produrre delle nuove superfici antiriflesso che renderanno le cellule solari ancora più efficienti.
La scoperta di questo possibile passo in avanti nella realizzazione di impianti di sfruttamento dell'energia solare sempre più efficienti arriva da uno studio pubblicato su Applied Physics Letters dai ricercatori della Shanghai Jiao Tong Università , in Cina. Lo studio sostiene infatti che le superfici delle ali di cicala sono formate da schiere ordinate di piccolissimi coni, con la punta rivolta verso l'esterno. Questa struttura molto particolare è poi stata ricreata in laboratorio, ottenendo delle superfici antirifflesso capaci di trattenere la luce visibile, che arriva con una lunghezza d'onda tra i 450 e i 750 nanometri, con diversi angoli di incidenza.
I piccoli spazi tra un microcono e l'altro, "possono essere considerati come un percorso per trasferire i raggi di luce incidenti verso la superficie interna, facendoli entrare completamente dentro la struttura" - ha dichiarato, come riportato dall'Ansa, Wang Zhang, professore associato presso lo State Key Laboratory of Metal Matrix Composites - "Gli effetti multipli, di riflesso e dispersione impediscono alla luce di ritornare nell'atmosfera esterna".