Corruzione sempre più diffusa in Comuni e Regioni

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Lo studio recentemente condotto per conto della fondazione Res da Rocco Sciarrone, dell'Università di Torino, e ripreso da alcuni quotidiani nazionali, si conclude con una dichiarazione piuttosto chiara: la corruzione si è gradualmente spostata verso gli enti locali, con la Campania e la Lombardia che sono le regioni più colpite.

Insomma, secondo lo studio la corruzione politica sarebbe in crescita, sempre più decentrata e sempre più privatizzata. Dal 1994 ad oggi - statistiche alla mano - sono 64 i parlamentari che sono stati coinvolti in storie di corruzione, con una crescita davvero preoccupante tra il 2005 e il 2015, dopo una flessione riscontrata nel decennio 1995-2004 rispetto al periodo 1980 - 1994. Sono invece ben i più i sindaci coinvolti in varie categorie di reato e, tra di esse, nei reati associativi in cui si annidano - appunto - le vicende di corruzione.

Per quanto infine riguarda il profilo del corrotto - corruttore, lo studio traccia un'analisi molto precisa, affermando che i politici corrotti italiani sono soprattutto dei politici di professione, di circa 50 anni, con elevati tioli di studio, e che per corrompere o per poter essere corrotti usano esperienza e relazioni. Un dato di genere che non passerà inosservato: su 541 politici censiti dalla ricerca, sono solamente 14 le donne, per una percentuale che è notevolmente inferiore a quella della presenza femminile nei vari livelli degli organi di governo.

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