Cresce la protesta per l'abbandono maxiparcheggio di via Scaldasole

sprechi

Continua a crescere la protesta dei residenti di Via Scaldasole, a Milano, ora concretizzatasi in una petizione che cerca di accendere ulteriore attenzione nei confronti di uno spreco sotto gli occhi di tutti: un maxi parcheggio in stato di abbandono e uno stabile sempre più fatiscente, al civico numero 5, con crepe evidenti e una copertura a rischio crollo.

La trascuratezza dell’immobile ha poi fatto sì che l’edificio diventasse preda di sbandati e tossicodipendenti, che nonostante i ciclici sgomberi tornano puntualmente nell’area. Le porte sono poi state murate, favorendo la costituzione di tende e alloggi di fortuna a ridosso del fabbricato e di uno dei tre ingressi carrabili al parcheggio sotterraneo: quattro piani interrati, per circa 500 posti auto, che risulta essere fortemente inutilizzato, considerato che solamente uno dei piani ospita una settantina di mezzi, e che dal piano -2 al piano -4 è deserto.

A rendere il tutto ancora più complicato è il fatto che il garante non è privato, ma di proprietà comunale, e che si sviluppa da via Scaldasole a corso di Porta Ticinese, sotto un doppio corpo di condomini che è il più grosso complesso di case di edilizia comunale nel centro storico.

La petizione e il caso sono già stati discussi dal Municipio 1, che a sua volta ha posto la questione agli assessori al Demanio, all’Edilizia popolare, alla Sicurezza e al sindaco. Pare che l’intenzione sia quella di mettere a reddito la struttura e, dunque, di venderla. Non tutti però sono d’accordo, con la conseguenza che, probabilmente, le cose andranno per le lunghe…

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