Sprechi Università Catania, gli studenti contro gli edifici non usati

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Gli studenti e le studentesse del Coordinamento Universitario Catania nel corso delle ultime settimane hanno deciso di mettere sotto la lente dell'attenzione gli sprechi degli spazi inutilizzati dell'istituto universitario catanese, "sanzionando" simbolicamente alcuni di questi, "rei" di essere inconsapevolmente divenuti oggetto di ingenti investimenti di denaro, pur oggi rimanendo ancora chiusi, sottoutilizzati o abbandonati.

Tra i luoghi "sanzionati" spicca lo stabile di via Umberto 285, appartenente all'agenzia ISA srl. Uno spreco che gli studenti definiscono "emblematico", visto e considerato che durante gli 8 ani di gestione dell'ateneo sarebbero stati spesi ben 1,8 milioni di euro tra affitto annuo e lavori di ristrutturazioni. Dunque, un immobile ristrutturato ma nel contempo rilasciato, lasciando così all'agenzia un immobile che è stato rimesso a nuovo con i soldi dell'ateneo.

Altro immobile sanzionato è quello di via Plebiscito 782, dove si trova un auditorium mai aperto, per il quale sono stati spesi più di 3 milioni di euro di fondi europei. Realizzato all'interno della ex casa Balilla, struttura di proprietà della regione e dato a disposizione dell'Ersu, sebbene i lavori di costsruzione siano da tempi finiti, gli studenti dichiarano che l'Ersu avrebbe affermato di non volerlo prendere in consegna fino a quando non verrà effettuato il collaudo.

Infine, viene segnalato come terzo edificio La città della Scienza di via Simeto, all'angolo di viale Libertà. Una struttura che potrebbe accogliere fino a 80 mila visitatori ogni anno.

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