Sprechi pubblici, "non tollerabili" per la Corte dei Conti
Secondo quanto affermato poche ore fa da Angelo Buscema, presidente della Corte dei Conti, gli sprechi e le inefficienze nel settore pubblico non sono tollerabili, e “dare la colpa ai nostri controlli se Comuni e Regioni hanno problemi è come rimproverare il termometro perché misura la febbre”.
Buscema, parlando in un recente evento, ha precisato che occorre incoraggiare i pagamenti elettronici quale strumento di lotta all’evasione fiscale, ma che non è questo, in realtà, lo strumento più utile, considerato che – si legge nelle sue dichiarazioni – “aiuterebbe l'anagrafe dei rapporti finanziari, istituita ma poco usata dall'amministrazione fiscale", senza prescindere dalle 'manette agli evasori' per i reati più gravi (fatture false, frode fiscale), ma "serve solo se ha effetti di deterrenza. Il che dipende dalla velocità dei processi, non dall'inasprimento delle pene sulla carta”.
In aggiunta a quanto sopra, il presidente della Corte dei Conti ha invitato a risanare il debito e spingere sugli investimenti pubblici, “vero volano della ripresa economica, rivestono un valore prioritario per il nostro interesse nazionale, anche al fine di garantire adeguate prospettive e condizioni di crescita economica e sociale alle future generazioni”. Ha poi concluso sottolineando come sprechi e inefficienze nel settore pubblico non siano tollerabili, auspicando così un maggiore intervento in tal senso.