Sprechi PA, colpa delle scarse competenze digitali

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Il digitale nella pubblica amministrazione? Secondo quanto afferma il Report di Assintel presentato il 23 novembre scorso, stenta in maniera notevole, e tra ritardi e disservizi quel che serve è ben chiaro: competenze di e-leadership che rendano efficiente la spesa ICT e possano abbattere il livello di sprechi esistenti nella PA.

In termini ancora più chiari, il digitale nella pubblica amministrazione stenta ancora a decollare e, nonostante i discontinui sforzi compiuti, per il momento i benefici non si sentono e non si vedono.

Peraltro, anche i risultati che stanno emergendo in questi giorni dal lavoro approfondito effettuato dalla Commissione parlamentare presieduta da Paolo Coppola, confermano le carenze: i ritardi, gli sprechi e i disservizi hanno infatti come unica conseguenza lo scarso utilizzo dei servizi online da parte di cittadini e delle imprese, che mostrano un basso gradimento di quanto fatto finora.

Peraltro, al di là delle evidenze, sottolinea Assitel, quel che sta emergendo in maniera rilevante è un altro aspetto: la mancanza di competenze digitali interne. Pare infatti che proprio la mancanza di competenze interne sul digitale sia elemento in grado di impedire alla pubblica amministrazione di poter valutare e contrattare adeguatamente con i fornitori, di progettare capitolati di gara, di controllare lo sviluppo e la effettiva realizzazione dei progetti.

Insomma, usando altri termini ancora, la mancanza di competenze digitali determina una inefficienza della spesa ICT, che corre il pericolo di inficiare i benefit che l’innovazione stessa dovrebbe invece condurre…

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