La battaglia contro gli sprechi alimentari può ben cominciare dalle scuole e, finalmente, anche ad Asti le cose sembrano farsi molto più serie e concrete su questo profilo di analisi. Alla scuola primaria Rio Crosio diventa infatti “ufficiale” la battaglia antisprechi alimentari, come ricordato qualche giorno fa dal Corriere della Sera.
È infatti stato siglato un accordo tra il Comune di Asti e la Caritas, che prevede che tutto ciò che non viene consumato da i 500 studenti della scuola elementare e dai 40 studenti di quella materna, sia distribuito a famiglie bisognose. A siglare l’accordo, l’assessore all’Istruzione, Marta Parodi, i responsabili della ditta che gestisce la mensa, la Alessio, la Caritas diocesana di Asti e la dirigente scolastica Cristina Trotta.
Il funzionamento è ben semplice e altrettanto ben replicabile in altri contesti. Ai bimbi viene infatti concessa la possibilità di prendere metà porzione invece di quella interna, fermo restando che se lo desiderano possono poi prendere anche la parte che rimane. La verdura, alimento maggiormente scartato, è servito da grandi contenitori centrali, in maniera tale da porre una quantità variabile nel piatto degli studenti.
In questo modo, peraltro, gli studenti vengono maggiormente responsabilizzati sul consumo di cibo, e tutto quello che avanza è confezionato e riutilizzabile. Le confezioni saranno poi consegnate parrocchia Nostra Signora di Lourdes, dove ha sede la Caritas del quartiere, che ha una lista di indigenti a cui consegnarle.