Di sprechi alimentari abbiamo parlato in tante occasioni nel corso degli ultimi mesi, sottolineando quando il tema sia di straordinaria attualità e quanto straordinari possano essere gli spazi di miglioramento a disposizione anche nel nostro Paese. Abbiamo altresì accompagnato i nostri lettori alla scoperta dei nuovi provvedimenti che, almeno sul piano teorico, dovrebbero permettere un miglioramento dello scenario, e che devono tuttavia essere ancora posti alla prova dei fatti.
Ebbene, sul tema negli ultimi giorni è tornato a discutere il Ministero della Salute, che per voce di Roberto Copparoni, della direzione nutrizione e informazione Consumatori dello stesso Ministero, al convegno tenutosi alla Granarolo, nel bolognese, su ‘Alimentazione e sicurezza alimentare’, ha lanciato un vero e proprio allarme.
“Abbiamo un grossissimo problema legato alle eccedenze, gli sprechi alimentari ammontano a 89 milioni di tonnellate in Europa e nel 2050, continuando così, potrebbero arrivare a 126 milioni” – ha infatti dichiarato Roberto Copparoni.
“Di queste eccedenze alimentari – spiega Copparoni – solo una piccolissima parte viene impiegata per cessioni caritatevoli (…) Il ministero della Salute da solo non può affrontare i problemi ma serve una governance e intersettorialità , mettendo insieme altre amministrazioni, l’industria, il mondo scientifico e soprattutto i consumatori”.