Il food sharing per contrastare gli sprechi alimentari è una realtà in tutto il mondo, e grazie alla sua reale efficacia per poter combattere questa piaga economica e sociale, si stanno moltiplicando i progetti che basano la loro efficacia proprio su tale aspetto.
Il food sharing è d’altronde un sistema di condivisione in cui ogni attore è parte attiva per poter condividere e scambiare con gli altri membri della comunità di riferimento del cibo che altrimenti andrebbe buttato. Con il food sharing è dunque possibile mettere a disposizione di chi ha bisogno di generi alimentari le propri eccedenze, favorendo la socializzazione e contenendo – appunto – gli sprechi.
Nel corso degli anni sempre più piattaforme online sono nate per poter favorire questo commercio solidale, affiancate poi da strumenti di food swapping, ovvero sistemi di scambio equo in cui il cibo proveniente dalle piattaforme di condivisione invece di essere donato viene semplicemente scambiato. Insomma, una forma moderna di baratto che, evidentemente, funziona molto bene: a dimostrarlo sono le tante app nate e sviluppatesi proprio per poter dar voce al food swapping.
Purtroppo, in Italia, pur in crescita, tali fenomeni faticano a decollare. Eppure la nostra nazione avrebbe importante bisogno di questi sistemi di condivisione, considerato che ogni anno miliardi di euro vengono buttati nel cestino…