La Caritas dioscesana di Perugia – Città della Pieve è continuamente impegnata a contenere gli sprechi alimentari e promuovere il riutilizzo delle eccedenze alimentari, prelevate da esercizi commerciali, in favore delle famiglie del Villaggio della Carità – Sorella della Provvidenza, una delle strutture di accoglienza della Chiesa locale, in grado di ospitare fino a 15 famiglie, e non solo.
Un impegno ben profuso, che negli scorsi giorni è stato rammentato dal direttore, il diacono Giancarlo Pecetti, alla presentazione del nuovo progetto anti spreco denominato “Mangiare è un diritto e un atto ambientale. Non sprecare è un dovere”, durante la quale è stato anche benedetto il nuovo automezzo attrezzato per il recupero delle eccedenze alimentari donato alla Caritas dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
“Dobbiamo ricordare che l’Umbria – ha detto Pecetti – fa registrare i livelli più alti di incidenza di povertà relativa tra le regioni del Centro Italia (12,6% nel 2017 0,8% rispetto al 2016). Questo dato si traduce in migliaia di persone che non hanno accesso ad un pasto completo quando produciamo in Italia migliaia di tonnellate di eccedenze alimentari per un valore di 15 miliardi di euro l’anno. Pensate che solo in Italia si gettano 6,6 milioni di tonnellate di cibo all’anno, mediamente 111 Kg pro capite”.
“E’ chiaro che la riduzione di questo fenomeno – ha sottolineato il direttore della Caritas – non può che passare anche attraverso una educazione delle famiglie. L’attenzione che la Chiesa ha sempre avuto, oltre che per la persona, anche per la custodia del creato e per il recupero degli sprechi alimentari a favore di una economia sostenibile, è stata premiata dalla Fondazione Cassa di Risparmio, e ha destato l’interesse del Dipartimento di Ingegneria dell’Ateneo perugino capofila di un progetto di valenza europea. Il mezzo donatoci dalla Fondazione – ha concluso Pecetti –, che già ha sostenuto la nostra Caritas nell’attivazione di ben quattro Empori, consentirà di provvedere al recupero degli sprechi presso gli esercizi commerciali in assoluta sicurezza e igiene per gli alimenti”.