Arriva da Trieste una interessante proposta che cerca di incentivare le buone pratiche di contenimento degli sprechi alimentari mediante la previsione di sconti sulla Tari fino al 10%, in base alla quantità di alimenti che vengono cedute ad associazioni e ad onlus di volontariato: saranno poi queste realtà a provvedere alla consegna degli alimenti così recuperati alle persone bisognose.
Insomma, la lotta allo spreco, almeno a Trieste, passa anche mediante una delibera varata dalla giunta comunale su indicazione dell'assessore al Bilancio Giorgio Rossi, che promette - appunto - sconti fino al 10% sulla tassa dei rifiuti per i supermercati, i ristoranti, le fabbriche alimentari o le semplici botteghe che si impegneranno a non buttare il cibo nella spazzatura ma, di contro, dare gli avanzi a quelle associazioni che riusciranno a distribuirlo alle persone più necessitanti.
Non solo: il comune intende creare una rete di volontariato - associazioni e onlus - che possa organizzare ancora meglio la distribuzione del cibo alle famiglie più bisognose. La giunta comunale ha altresì rivisitato e allargato il sistema di sconti sulla Tari attualmente in vigore, pari al 20%, a chi garantisce il compostaggio dei rifiuti organici, in maniera continuativa, reimpiegando poi il materiale nei giardini di casa.