Ridurre gli sprechi alimentari allungando la vita di frutta e verdura. È questa una delle nuove frontiere della ricerca e dell’innovazione tecnologica, che sembra puntare su questo genere di filone per poter impedire che il cibo finisca nella spazzatura.
Ebbene, in tale ambito, tra le più note e dinamiche startup impegnate per questi target c’è anche qualche eccellenza scoperta dal Future Food Institute di Bologna, noto per fare della food innovation uno strumento chiave per poter affrontare le grandi sfide del futuro. Dal 2014, anno della sua fondazione, gli esperti dell’istituto sono impegnati per poter cercare nuovi approcci da sfruttare nell’economia circolare: gli imballaggi di cartone smart che allungano la vita di frutta e verdura, i condimenti e le salse create usando solamente gli avanzi dei prodotti freschi, sono solamente alcuni esempi prelibati.
Tra le startup italiane che l’istituto ha segnalato con maggiore incisività ci sono la Kanesis Canapa e la Bestack. La prima ha trovato un modo per poter produrre della bioplastica dalla canapa, il 30% più resistente e il 20% più leggera di quella creata dal petrolio. La seconda ha invece brevettato un imballaggio intelligente che, grazie a una miscela di oli essenziali naturali, esercita un’azione antibatterica e antifungina che può prolungare la vita negli scaffali dei prodotti freschi.