Ogni tanto – ma meno di quel che vorremmo! – sulle nostre pagine hanno modo di finire anche delle ottime storie di contenimento degli sprechi pubblici e di “rinascita” delle efficienze. Ed è quello che, negli ultimi tempi, è avvenuto al Museo Madre di Napoli, che è stato riconosciuto dall'Artribune quale miglior museo italiano. Una nomina che, pur prestigiosa, non avrebbe fatto tanto scalpore se non fosse che lo stesso museo qualche tempo fa era stato indicato come punta di inefficienza e di spreco nelle strutture museali tricolori.
Il museo di arte contemporanea partenopeo, istituito dalla Regione Campania e controllato dalla Fondazione Donnaregina, qualche anno fa salì infatti alla ribalta della cronaca per dei numeri piuttosto impietosi: erano più di 10 milioni di euro i finanziamento pubblici ottenuti, in cambio di appena 12 opere esposte.
“Oggi il MADRE funziona con circa 5 milioni di euro ed abbiamo oltre 300 opere esposte - sottolinea Pierpaolo Forte presidente della Fondazione Donnaregina che controlla il MADRE - e possiamo fare ancora di più”. Negli ultimi anni il museo ha inoltre visto aumentare la sua autonomia dalla politica, come ricorda il presidente Forte: “Non posso dire come funzionava quando c'era Bassolino che è stato anche presidente del MADRE, ma nella gestione di Caldoro e De Luca c'è stata una autonomia dalla politica”.
Insomma, una buona notizia che ci fa piacere sottolineare!