Gli sprechi del cibo sono una delle situazioni di maggiore drammaticità socio-economica, e diverse volte, nei tempi più recenti, ci siamo occupati di fare il punto sull'attuale portata (profondissima!) del fenomeno, e su tutti i passi in avanti che si sta cercando faticosamente di conseguire per poter ridurre l'entità degli sprechi legati al mondo alimentare.
Più volte ci siamo altresì soffermati a comprendere quanta utilità possa derivare dalla presenza di applicazioni di varia natura, utili per poter comprimere il livello di spreco nella vita di tutti i giorni. In tal filone di impegni digitali si può oggi annoverare LastMinuteSottoCasa, un'applicazione nata due anni fa per iniziativa di Francesco Ardito e Massimo Ivul, e lanciato come un portale di incontro tra i negozianti che hanno prodotti invenduti da smaltire, e consumatori che sono maggiormente attenti al risparmio, senza però rinunciare alla qualità del prodotto.
Ad alimentare l'offerta di LastMinuteSottoCasa sono dunque tutti i venditori che a fine giornata si trovano con prodotti che sarebbe un peccato buttare, ma che - contemporaneamente - il giorno successivo sarebbe impossibile vendere. Di qui l'aspetto più pragmatico dell'applicazione: ci si registra, ci si localizza e ci si profila, e si lanciano offerte per chi desidera fornire il proprio contributo contro gli sprechi.
Un'app semplice ed efficace, che potrebbe aiutarvi a ridurre gli sprechi alimentari e, insieme, funge da utilità economica per i negozianti. Pratico, no?