Lo scorso 1 agosto è stato l’Earth Overshoot Day, ovvero il giorno a partire dal quale, idealmente, l’uomo inizia a sovrasfruttare il pianeta che lo ospita, andando così ad aggravare un debito nei confronti della natura che ha – tra i suoi vari risvolti – anche quello di riflettersi negativamente sul cambiamento climatico.
Secondo Coldiretti / Ixe’, a livello globale per poter soddisfare la domanda di risorse naturali occorrerebbero 1,7 pianeti Terra, ma… in questo scenario gli italiani riescono a contribuire in peggio. Se infatti tutti gli abitanti del pianeta avessero gli stessi comportamenti dei nostri concittadini, di pianeti Terra ne servirebbero 2,6. Ad ogni modo, c’è chi fa peggio: se tutti fossimo statunitensi, ci vorrebbero addirittura 5 terre, secondo il Global Footprint Network.
Pur affermando che i dati sono incoraggianti sul fronte della riduzione degli sprechi alimentari, Coldiretti non può che sottolineare come gli sprechi alimentari domestici in Italia siano ancora eccessivi, e in grado di rappresentare ben il 54% del totale, superiori al 21% della ristorazione, al 15% della distribuzione commerciale, all’8% dell’agricoltura, al 2% della trasformazione, per un totale di oltre 16 miliardi di euro.
Non si tratta comunque di un solo problema etico ma – precisa la Coldiretti – anche della determinazione di effetti sul piano economico e ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti.