Con il lockdown imposto per poter arginare la pandemia da coronavirus gli italiani hanno acquistato più cibo, ma hanno sprecato di meno.
Ad affermarlo è una recentissima indagine dell’osservatorio di Waste Watcher Last Minute Market / Swg, condotta dal 29 aprile al 1 maggio su 1.200 soggetti, secondo un campione statistico per sesso, età, rilevanza geografica.
Per quanto concerne proprio gli sprechi, l’indagine parte dalla spesa alimentare. Ne è emerso che gli italiani hanno acquistato più generi alimentari del solito, con 1 italiano su 3 che ha fatto la spesa più spesso e ha acquistato una maggiore quantità di cibo rispetto al passato. Il 34% ha anche affermato di aver comprato generi alimentari di migliore qualità, forse per potersi “coccolare” un po' contrastando in questo modo stress e ansia da coronavirus.
Fortunatamente, però, sono calati gli sprechi. È infatti andato sprecato un volume pari a 430 grammi alla settimana, in linea con un report della stessa Waste Watcher di febbraio, quando il calo era stato di ben il 25% rispetto al 2019.
Non solo. Emerge dal dossier che per sei italiani su dieci niente è finito nella pattumiera, con un azzeramentto degli sprechi alimentari che ci auguriamo possa essere consolidato anche nella fase 2 e in quella successiva, contribuendo così ad arginare una piaga economica e sociale.