La plastica che produciamo e immettiamo nell’ambiente è davvero molta e rischia di soffocare il Pianeta, con i mari che presto avranno più plastica che pesci, e il riciclo, da solo, non è sufficiente ad invertire la rotta.
Cannucce per bibite, bastoncini in plastica per palloncini gonfiati con elio, bastoncini per mescolare cocktail e cotton fioc per l’igiene sono nella lista di prodotti “usa e getta” che il governo britannico vuole mettere al bando dall'anno prossimo. Lo ha annunciato Theresa May a Londra al summit annuale del Commonwealth, l'associazione delle ex-colonie del Regno Unito. L'iniziativa, che dovrà essere approvata dal parlamento di Westminster, mira a coinvolgere altri Paesi del Commonwealth a fare altrettanto.
I prodotti di plastica banditi
Tra i prodotti di plastica che verranno banditi in quanto esistono, sul mercato, valide alternative, ci sono i bastoncini cotonati, le posate, i piatti, le cannucce, i mescolatori per bevande e le aste per palloncini. Tutti questi prodotti dovranno essere realizzati con materiali sostenibili.
Ci sono poi alcuni prodotti il cui consumo e la cui produzione dovranno essere ridotti in ogni stato membro: si tratta dei contenitori per alimenti e delle tazze per bevande in plastica. Ogni Paese dovrà quindi stabilire un obiettivo di riduzione, mettendo a disposizione dei consumatori prodotti alternativi.
Si tratta di un nuovo passo della campagna britannica contro la plastica e l’inquinamento che ne deriva per l’ambiente.
Misure di sensibilizzazione
Tutti gli Stati membri dovranno sensibilizzare i consumatori all’incidenza negativa della dispersione nell’ambiente dei prodotti e degli attrezzi da pesca in plastica, ai sistemi di riutilizzo disponibili e alle migliori prassi di gestione dei rifiuti per questi prodotti.
Obiettivi previsti
Entro il 2025 gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande, ad esempio, introducendo sistemi di cauzione-deposito.
Benefici ambientali
Grazie alla direttiva proposta si trarranno benefici ambientali ed economici: si eviterà l’emissione di 3,4 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; si scongiureranno danni ambientali per un costo equivalente a 22 miliardi di euro entro il 2030.
Lucia Franco