Arriva dall'Università di Bath una interessante scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo dei vaccini: una ricercatrice ha infatti individuato un modo per poter conservare i vaccini anche a temperature "normali", aprendo di fatto la strada alla possibilità di risparmiare tempo e costi nel trasporto, anche in aree particolarmente impervie.
Insomma, a ben vedere si tratta di un valore aggiunto estremamente importante. Il trasporto dei vaccini è infatti molto delicato, tanto che nell'operazione di spostamento del vaccino da un luogo all'alto si corre il rischio di perdere anche il 40% del vaccino. Un rischio quanto più probabile quanto meno attrezzate sono le aree in cui viene trasportato il vaccino (si pensi, ai Paesi meno sviluppati).
Sulla base di quanto sopra, è logico ritenere che l'applicazione della scoperta di Asel Sartbaeva, una scienziata del dipartimento di chimica dell’Universtà di Bath, possa essere di importante impatto e vantaggio. La scienziata dopo tre anni di ricerca ha infatti sviluppato un metodo che con ogni probabilità conserverà i vaccini senza dover ricorrere alle celle frigorifere, grazie al gel di silice, che crea una sorta di gabbia intorno alle proteine del vaccino, assumendone proporzioni intorno a loro e creano diversi strati di protezione.
Stando a quanto riportato su Scientific Reports, un simile processo può conservare le proteine intatte fino a 100 gradi, o fino a tre anni in temperature "normali". Quando sarà il momento di iniettare le proteine del vaccino, sarà sufficiente lavare via il gel mediante un semplice processo chimico.