Gli uffici consumano il 57% dell'energia con il condizionatore

Il recente studio sul consumo energetico degli edifici per uffici in Italia, portato avanti da ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) su un campione di 118 edifici direzionali distribuiti su tutto il territorio nazionale, dimostra che il 57% sui consumi energetici dipende dalla climatizzazione. Seguita da altri apparecchi elettronici e l’illuminazione.

Ormai da molti anni ci troviamo a fare fronte ad estati caldissime con picchi che raggiungono quasi i 40°, e se dobbiamo lavorare non riusciamo a fare fronte al problema. In casa o in ufficio l’unica prospettiva di salvezza è avere un climatizzatore.

Più fa caldo più aumenta la potenza e le ore del suo utilizzo, e di certo sono proporzionali i consumi in bolletta e delle emissioni di co2 (anidride carbonica). Cosa possiamo fare per far fronte a questo problema?

Applicare quelle semplici regole che sono alla base di un risparmio intelligente, che ci consente di usufruire dei benefici e del comfort pur stando attenti ai consumi.

Climatizzatore: I consumi e le buone pratiche

Le grandi richieste di mercato hanno permesso di acquistare climatizzatori che siano alla portata di tutti, dal click su un e-commerce online alle diverse scelte in negozi specializzati. Il problema dei consumi è, in gran parte, legato alle tante possibilità di scelta date a persone che non sono esperte del campo e che valutano l’acquisto per il “prezzo più economico”.

Il prezzo è certamente un fattore molto importante, ma se si sceglie con consapevolezza valutando anche altri aspetti, si potrebbe massimizzare il risultato rispettando i giusti consumi:

  • le caratteristiche degli ambienti da climatizzare
  • l’efficienza energetica degli apparecchi
  • valutare gli incentivi a disposizione sull’ efficientamento energetico

I locali degli uffici non sono tutti uguali. Questo dipende dalle grandezze, dalla modernità del edificio, dalle possibili dispersioni delle temperature all’esterno. Sono tutte informazioni che è necessario avere prima di cimentarsi nell'acquisto di un sistema di raffreddamento.

Gli edifici che ospitano gli uffici potrebbero avere impianti e strutture spesso non adatte ad un buon impiego dell’energia, in quanto di non recente costruzione. Quindi le possibilità di dispersione della temperatura sono elevate, aumentando i consumi e l’inquinamento. Al contrario accertati che il tuo ufficio si trovi in un edificio costruito dopo la Legge 10/91 sul risparmio energetico: hanno adottato gli accorgimenti previsti dal regolamento.

Il consumo energetico per la climatizzazione corrisponde, come visto dalla ricerca, al 57% dei consumi energetici totali di un edificio. Adottare e cambiare sistema è raffreddamento è la scelta consigliata. Sicuramente l'efficienza energetica di un apparecchio moderno, anche se il prezzo è basso, è nettamente superiore ad uno di 10 anni fa. Fortunatamente l’innovazione e la tecnologia ci garantiscono degli standard adeguati di efficienza energetica con il conseguente risparmio sui consumi.

Se l’obiettivo è quello di massimizzare i risultati a parità di ciclo produttivo, si deve investire in un impianto di climatizzazione ad alta efficienza. Grazie al decreto Rilancio che prevede degli incentivi per risanare l’economia nazionale messa in ginocchio dalla pandemia, ci sono a disposizione dei bonus sulle agevolazioni fiscali che incentivano le migliorie energetiche: gli Ecobonus e il Superbonus 110%

Quindi una corretta climatizzazione ci consente di lavorare in condizioni ideali, rispettando il risparmio di energia. Puoi seguire questi consigli:

  • la temperatura interna in estate non deve scendere sotto i 5 gradi rispetto a quella esterna. Differenze eccessive possono causare malanni nonché danneggiare l’ambiente;
  • tieni le finestre chiuse quando è acceso l’impianto di condizionamento;
  • accendi il climatizzatore con un consumo energetico efficiente e solo se necessario. Inoltre meno quantità di aria usi, quindi la potenza, maggiore è l’effetto di benessere poiché la ventilazione si raffredda meglio deumidificando maggiormente gli ambienti

Ora tocca a te, occhio al consumo!