Secondo quanto afferma il dossier annuale curato da Last Minute Market e SWG, il valore totale del cibo che gettiamo nella spazzatura ammonta allo 0,88% del Pil. Un numero gigantesco, che risulta essere in attenuazione rispetto a qualche anno fa: sia sufficiente rammentare che cinque anni fa un italiano su due ammetteva di gettare cibo nella pattumiera quasi ogni giorno, e che oggi invece la percentuale si è ridotta all’1%. Merito di un cambio culturale in atto anche se… è evidente che ci sia molto, tanto da fare. Sia sufficiente rammentare che ogni anno ciò che gettiamo è pari a più di 15 miliardi di euro, tra spreco domestico (12 miliardi) e quello di filiera, tra produzione e distribuzione (3 miliardi).
“Da quando si è iniziato a parlare di questo tema, circa dieci anni fa, un miglioramento c’è stato – dice Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market, sulle pagine del quotidiano Il Sole 24 Ore - Grazie alle campagne di informazione che abbiamo messo in campo è cresciuta la sensibilità. Ma va detto che molto ha fatto la crisi economica: ha avuto l’effetto di ridurre gli acquisti e di aumentare l’attenzione”.
Per quanto infine attiene le ragioni di questo spreco di cibo, a livello domestico, il dossier indica che per il 62% dei 1.500 intervistati nell’indagine ciò è dovuto a confezioni troppo grandi, nel 52% ad acquisti superiori alle reali necessità, nel 43% alla scadenza dei prodotti che sono indicati sull’etichetta.