La lotta allo spreco di acqua è una delle tematiche più discusse negli ultimi 40 anni. L’acqua, difatti, è una risorsa vitale che diventa giorno per giorno più scarsa a causa dei mutamenti climatici che hanno portato ad un aumento delle temperature e ad una ben visibile diminuzione delle piogge. Le conseguenze sono ben note a tutti: dallo scioglimento dei ghiacciai alla notevole aridità dei terreni. Si calcola che tra il 2018 ed il 2050 ci sarà un calo pari al 20% delle piogge.
Come fare dunque per ridurre gli sprechi di acqua?
Partiamo dall’irrigazione dei campi. Secondo alcune statistiche nazionali oggi i contadini consumano circa il 51% dell’acqua per la produzione di alimenti di prima necessità (ad esempio per produrre un chilo di riso servono 3.400 litri di acqua), senza però consumarla, in quanto la stessa acqua viene restituita all'ambiente. Inoltre, sono gli stessi contadini che fanno di tutto per non sprecarla visto anche il suo costo molto elevato. Il problema reale però è che in un Paese come l'Italia si riesce a utilizzare solo l'11% in quanto il resto finisce come sempre in mare. L'obiettivo più urgente pertanto è quello di costruire nuovi bacini, piccoli e medi che siano. Si tratterebbe di un bel risparmio nel caso in cui le riserve sono esaurite.
Un altro passo importante sicuramente consisterebbe nel creare dei sistemi più innovativi come ad esempio l'Irriframe, il portale di irrigazione dell’Anbi creato per gestire al meglio le risorse idriche e risparmiare acqua attraverso l’invio di preziosi consigli e informazioni ai contadini sullo stato dei terreni e la crescita delle piante.
Ad oggi sono 12.000 solo in Emilia Romagna i produttori iscritti al portale che, grazie alle indicazioni ricevute tramite l'App di Irriframe, conoscono lo stato dei loro terreni e delle loro produzioni in tempo utile per calcolare dove è più conveniente e necessario irrigare e la quantità di acqua da fornire alle piante. In questo modo si calcola un risparmio pari al 25% di acqua.
Come comportarsi in casa?
Gli italiani sono uno dei popoli più spreconi. Secondo l’Istat ogni cittadino consuma circa 245 litri di acqua potabile ogni giorno. Pertanto la prima cosa da fare è senza ombra di dubbio quella di ridurre il consumo di acqua con piccoli accorgimenti: ad esempio chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti, utilizzare in modo intelligente l’uso della lavatrice o della lavastoviglie, non far scorrere acqua più del dovuto dal rubinetto mentre laviamo i piatti. Attenzione però! Questi escamotage non sono sufficienti se non sono accompagnati ad un corretto stile di vita, orientato alla sostenibilità. Ciò vuol dire che per non sprecare acqua dobbiamo prima di tutto non sprecare inutilmente il cibo.
Lucia Franco