Secondo le ultime valutazioni compiute dall’indagine “Cibo e innovazione sociale”, condotta da Fondazione Feltrinelli in collaborazione con l’Osservatorio permanente Cirfood, e presentata al Salone Extra della Csr, in Italia ogni persona spreca 27,5 kg di cibo ogni anno, con uno spreco alimentare che per punto vendita si aggira invece a 220 mila tonnellate ogni anno, ovvero altri 2,89 kg di cibo per persona.
Considerati tali numeri evidentemente allarmanti, nonostante i passi in avanti che sono stati effettuati nel corso degli ultimi anni, emerge l’impellente necessità di dar seguito a un nuovo approccio su come affrontare le sfide attuali e future, e che sono aggravate dall’attuale epidemia da Covid-19, che se ha influenzato gli stili di vita e le abitudini degli italiani, lo ha fatto andando a peggiorare e a gravare su situazioni di difficoltà che già esistevano, e che hanno dunque indotto molti operatori del settore food a sposare nuove soluzioni maggiormente efficienti e sostenibili, che siano in grado di assicurare un’alimentazione sana ed equilibrata da un lato e, contemporaneamente, ridurre l’impatto sull’ambiente dall’altro lato.
Peraltro, il tutto va di pari passo con la necessità di contrastare un’altra grave abitudine che si sta diffondendo anche in Italia, quale quella dell’alimentazione scorretta. Il tasso di persone sovrappeso in Italia è salito al 54,6% per gli uomini e al 36,1% per le donne, mentre il tasso di obesità è salito all’11,3% per gli uomini e al 10,3% per le donne.