Lo chef Massimo Bottura, pluripremiato e ancora in grado di vantare la titolarità del miglior ristorante del mondo secondo la 50 Best Restaurants, arriva all’ONU proseguendo la propria lotta contro gli sprechi alimentari. Una “piaga” che coinvolge 800 milioni di persone, considerata che è proprio tale sterminata platea a non poter disporre di una regolare fornitura di cibo. Il tutto, mentre ogni anno 1 miliardo e 300 milioni di tonnellate di cibo vengono buttate o si deteriorano.
Intervistato dal quotidiano Il Mattino, Bottura ha raccontato le emozioni di questa nuova esperienza newyorkese, ricordando quanto avvenuto in un’altra importante tappa del suo percorso, il recente Expo. “Le statistiche parlano chiaro: produciamo cibo per 12 miliardi di persone, ma circa un miliardo di individui non ha nulla da mangiare. Sprechiamo quasi un miliardo e mezzo di tonnellate di cibo ogni anno. Per produrre questo miliardo e mezzo, cioè il 33% della produzione mondiale, sprechiamo energia, capitale umano, acqua. E poi? Cosa facciamo? Buttiamo e bruciamo tutto. E inquiniamo. Perché cibo e spreco sono tra le maggiori cause di inquinamento del pianeta. Qualcosa di assolutamente fuori dal tempo, insomma. Una follia” – si sfoga il noto chef.
Anche grazie agli spunti di Expo sono nate nuove idee, come la nota ristrutturazione dello spazio milanese poi divenuto Refettorio. Insomma, tanti ottimi contributi, nella speranza che possano divenire pratiche sempre più comuni.