Secondo quanto afferma una recente ricerca curata da TheFork, la nota applicazione che consente di prenotare online da 65.000 ristoranti in tutto il mondo, e quasi 19.000 nel solo territorio nazionale, il 90% degli intervistati avrebbero affermato di essere molto interessati al tema degli sprechi alimentari, e che per il 51% l’avanzo di cibo è notevolmente diminuito nel corso degli ultimi cinque anni.
Un dato particolarmente interessato emerge poi dall’utilizzo delle c.d. doggy bag, i contenitori che permettono di portare a casa propria i resti del ristorante. Il 40% dei ristoratori ha infatti affermato in tal proposito che raramente (cioè, meno di 5 volte in un mese) i clienti domandano spontaneamente di portare a casa i propri avanzi, imputando tale timidezza all’imbarazzo che si può avvertire (63% dei casi) nel compiere una simile domanda.
È anche per questo motivo che, probabilmente e contrariamente a quanto invece avviene in altri mercati europei, in Italia la doggy bag fatica a prendere piede, sebbene più di 4 ristoratori su 10 in realtà la ritengano un valore aggiunto, capace di rappresentare una soluzione anti-spreco praticabile.
L’auspicio è che con il passare dei mesi, e della consapevolezza e della sensibilità sul tema, le cose si possano evolvere in senso positivo, dentro e fuori dai ristoranti.