Last Minute Market e l’Università di Bologna hanno recentemente avviato il progetto Reduce, un’azione che punta a monitorare i consumi domestici con un funzionamento semplice ma efficace. A un campione di famiglie è infatti stato richiesto di compilare dei diari, nei quali annotare il cibo gettato ad ogni pasto, con indicazione della specifica motivazione.
Successivamente, si è poi proceduto a verificare, nei sacchi della spazzatura, quali sono stati gli scarti effettivamente gettati: ebbene, è emerso che la contro-analisi effettuata ha confermato solamente una parte di quanto dichiarato, evidenziando purtroppo degli sprechi alimentari che sono stati ben superiori di quelli percepiti.
Secondo quanto commentato dal responsabile scientifico Luca Falasconi, il progetto Reduce evidenzia il bisogno di educare alla riduzione dello spreco. Si intende con tale progetto partire dalle scuole, generando – in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione – dei moduli educativi, teorici e pratico-ludici, a gratuita disposizione degli insegnanti. Inoltre, prosegue Falasconi, oltre a essere ricerca ed educazione, il progetto punta anche sulla comunicazione, con l’obiettivo di avere entro il 2017 una fotografica precisa sugli sprechi alimentari, per poter fornire alle famiglie dei concreti strumenti anti-spreco.
Nel frattempo, Last Minute Market assegnerà il premio Vivere a spreco zero, dei piccoli oscar della sostenibilità da indirizzarsi ai comuni, alle aziende e alle scuole. Una buona notizia per incentivare a contenere gli sprechi alimentari, dei quali più volte abbiamo parlato sul nostro sito, e che rappresentano ancora oggi una delle piaghe economiche sulle quali tutti noi, ogni giorno, possiamo contribuire positivamente.