Quello degli sprechi alimentari, uno dei temi sui quali ci stiamo concentrando con maggiore incisività nel corso degli ultimi mesi, è altresì uno dei problemi più pressanti del vecchio Continente, con gravi ripercussioni economiche, sociali, ambientali.
Stando quanto ad esempio rivela una recente ricerca di Fusions, un progetto finanziato dalla Commissione Europea, lo spreco alimentare degli Stati membri dell’Unione Europea sarebbe di circa 88 milioni di tonnellate, per una perdita stimata in oltre 140 miliardi di euro.
Per poter contenere questo incredibile ammontare, anche l’Italia è in prima linea e cerca di fare la sua parte anche grazie attraverso una serie di proposte di legge che puntano a una migliore gestione delle eccedenze dei punti vendita, snellendo le procedure di cessione gratuita, e prevedendo degli incentivi per le catene di distribuzione maggiormente virtuose.
Tra le varie righe della proposta di legge, anche la possibilità di poter dare seguito alle donazioni anche oltre la best before date (cioè, la data in cui è preferibile mangiare l’alimento), a patto che siano rispettate idonee condizioni di conservazione, e i requisiti di igiene e di salubrità alimentare. Rimane ora da verificare quando la proposta di legge sarà discussa ed applicata, e quali saranno gli effettivi risultati benefici che la stessa sarà in grado di generare al tema dello spreco alimentare all’interno del nostro Paese, sempre più attento a presentare nuove idee di iniziativa di efficientamento in tale ambito.