Anche se nel nostro sito abbondano in prevalenza delle notizie negative sugli sprechi alimentari, giova periodicamente portare alla luce anche qualche buona pratica, soprattutto se nasce dal "basso" e produce risultati concreti, immediatamente tangibili.
E così, appena qualche giorno fa, nella ex chiesa del Foppone, a Cremona, i fondatori dell'associazione 'No Spreco A.p.s.' hanno presentato il Progetto “No spreco”, con risultati più che soddisfacenti: dopo 7 mesi di sperimentazione nella Parrocchia San Francesco d’Assisi, la prima parrocchia della città a dotarsi di un’app due anni fa per comunicare meglio con i parrocchiani vicini e lontani, sono stati raccolti più di 500 kg di prodotti freschi, salvandoli dalla pattumiera, per un valore di mercato che si avvicina ai 3.000 euro.
Al di là del controvalore economico, quel che appare maggiormente di interesse è che grazie a questi sforzi ben 50 famiglie assistite dalle volontarie della San Vincenzo dello Zaist, ovvero circa 200 persone (tra cui anche molti bambini) hanno potuto ricevere insieme al solito pacco alimentare con prodotti a lunga scadenza, anche carne, pesce, frutta, verdura, pane fresco, formaggi, latte, salumi, prodotti di gastronomia e prodotti di pasticceria.
Insomma, non certo una "novità", considerato che la buona abitudine delle donazioni era già in vigore, quanto il miglioramento di una prassi già esistente sul territorio, e agevolato dalla nuova normativa, che prevede che il costo dei prodotti donati possa essere detratto fiscalmente.
Per quanto poi concerne le attività dell'associazione, l'istituto coordinerà il recupero e la ridistribuzione delle eccedenze, servendosi della collaborazione di diverse associazioni, di una e-bike cargo, di soci sostenitori e soprattutto della generosa partecipazione di negozianti e ristoratori.
Uno sforzo congiunto, dal basso, che sta già producendo importanti risultati, e che auspichiamo possa essere replicato in maniera capillare.